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Создан: 07.01.2012
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Серия сообщений "Мой балкон":
Часть 1 - Dipladenia
Часть 2 - Hibiscus
Часть 3 - Anthurium
Часть 4 - Begonia corallina;Begonia Tamaya
Часть 5 - Portulaca
Часть 6 - Выращиваем имбирь дома на подоконнике и на дачной грядке
Часть 7 - Зебрина
Часть 8 - Герань.Пеларгония
Часть 9 - Петуния.Сурфиния
Часть 10 - Антуриум
Часть 11 - Hoya
Часть 12 - Aglaonema
Часть 13 - Капля йода для раскошной герани

Выбрана рубрика Мой балкон.


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Dipladenia

Дневник

Воскресенье, 15 Июля 2012 г. 19:46 + в цитатник

dipladenia1 (600x592, 47Kb)
Piante da appartamento e da balcone

Nome comune: Dipladenia
Genere: Dipladenia.
Famiglia: Apocinaceae.
Etimologia: dal greco diplos, doppio e aden, ghiandola, a causa della presenza di due ghiandole nell’ovario. 
Provenienza: America tropicale.
Descrizione genere: comprende circa 30 specie di arbusti a portamento rampicante, sempreverdi adatte alla coltivazione in serra o appartamento e, in zone dal clima più mite, anche all’aperto. Le foglie sono generalmente opposte, a margine intero e di colore verde scuro. I fiori sono grandi, a forma di trombetta o imbuto (con un lungo e sottile tubo espanso in cinque lembi), profumati, duraturi (arrivano fino a una settimana) e riuniti in spighe o cime terminali o ascellari, che possono raggiungere la lunghezza di 15-20 cm., e compaiono dall’estate all’autunno inoltrato. Possono assumere colorazione variabile dal bianco al rosa al rosso porpora.

Esigenze ambientali, substrato, concimazioni ed accorgimenti particolari
Temperatura: la temperatura minima invernale deve essere mantenuta intorno a 12-14°C. Non bisogna dimenticare che la Dipladenia necessita di un periodo di riposo invernale a temperatura fresca. Sottovalutare questa esigenza, tenendo la pianta a temperature elevate, espone al rischio di compromettere la successiva fioritura.

Annaffiature e umidità ambientale: le annaffiature dovranno essere abbondanti in primavera-estate, fino all’appassimento dei fiori e ridotte durante la stagione invernale. L’umidità ambientale dovrà essere innalzata con ogni mezzo, come spruzzature e nebulizzazioni delle foglie. Potrà essere utile tenere le piante su una terrina riempita di ghiaia mantenuta sempre bagnata.

Substrato: miscela di terra di foglie, torba e terra da giardino, con aggiunta di sabbia.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: da giugno a settembre concimare settimanalmente.
Moltiplicazione e potatura
Moltiplicazione: normalmente si utilizza la moltiplicazione per talea (lunga circa 8 cm.), prelevata in primavera da germogli laterali (avendo cura di lasciare una porzione del ramo portante) o in estate da rami più vecchi (avendo cura di lasciare due foglie). La radicazione dovrà avvenire in un miscuglio di torba e sabbia inumidita, sotto copertura e alla temperatura di circa 18-25°C. Si dovrà porre particolare attenzione all’arieggiamento dell’ambiente, onde evitare il crearsi di un ambiente asfittico e poco salubre per le future piantine.

Potatura: potrà essere utile una potatura dopo la fioritura, allo scopo di ottenerne una più copiosa l’anno successivo.
Источник:http://www.agraria.org/piantedavaso/dipladenia.htm

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Hibiscus

Дневник

Воскресенье, 15 Июля 2012 г. 20:04 + в цитатник
Ibisco - Hibiscus

hibiscus_rosasinensis (600x505, 42Kb)

Piante da appartamento e da balcone
Classificazione, provenienza e descrizione
Nome comune: Ibisco.
Genere: Hibiscus.
Famiglia: Malvaceae.
Etimologia: deriva dal nome greco, ebisckos e ibiskus, usato già da Dioscoride per indicare una specie di malva. 
Provenienza: Stati Uniti del sud, America Meridionale, Africa, Cina, Giappone, India, Siria, Italia e regioni mediterranee.
Descrizione genere: comprende circa 250-300 specie di arbusti, piccoli alberi o piante erbacee, perenni o annuali, rustici o delicati, sempreverdi o a foglie decidue. In tutte le specie i fiori, che compaiono di solito all’ascella delle foglie (ma anche all’apice dei rami), sono imbutiformi, semplici, semidoppi, doppi o stradoppi e, comunque, molto appariscenti. Il calice è formato da cinque sepali, disposti ad avvolgere la base del fiore. La corolla è formata da cinque petali (nei fiori semplici) uguali, svasati all’estremitaà o piani, ben distanziati tra loro o leggermente sovrapposti l’uno all’altro. Dal centro del fiore fuoriesce la colonna staminale, sulla quale sono disposti gli stami e che può essere più lunga o più corta della corolla, ma che in ogni caso porta sul suo prolungamento lo stilo, terminante con cinque pistilli. I fiori sono inodori, ad eccezione di quelli delle specie H. arnottianus e H. waimae, dotati di un lieve profumo. Le varietà e gli ibridi oggi in commercio sono stati ottenuti da poche specie orticole e sono suddivisibili in due grandi gruppi: gli ibischi tropicali (derivati da H. rosa-sinensis) e gli ibischi rustici (derivati da H. syriacus o Rosa di Sharon).


Esigenze ambientali, substrato, concimazioni ed accorgimenti particolari
Temperatura: le specie arbustive, delicate, necessitano di una temperatura invernale non inferiore a 5-10 °C (devono perciò essere coltivate in serra o appartamento). Se la temperatura non scende sotto i 16°C e il terreno viene mantenuto umido, gli Hibiscus, specialmente quelli a foglie variegate, possono comportarsi come sempreverdi.

Luce: molto buona. Tollerano anche il pieno sole, purché si incrementi l’umidità ambientale; nell’impossibilità di farlo, meglio ombreggiare.

Annaffiature e umidità ambientale: le annaffiature dovranno essere abbondanti in estate (pressoché quotidiane) e ridotte in inverno; l’umidità ambientale dovrà essere mantenuta alta, ma non stagnante (gli Hibiscus necessitano di aria). Per le annaffiature è preferibile scegliere il mattino presto o la sera dopo il tramonto, evitando le ore più calde, allo scopo di prevenire shock termici dovuti alla differenza di temperatura tra terreno e acqua.

Substrato: miscela di terriccio, terra di foglie mature e torba, con aggiunta di sabbia per aumentarne il drenaggio.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: somministrare concime liquido nei mesi estivi. Si rinvasano ogni anno in marzo. Le piante, che in estate possono essere tenute all’aperto, necessitano di protezione per i mesi invernali. L’ambiente ideale dovrebbe essere luminoso e con temperatura non inferiore a 15-18°C, per evitare la caduta delle foglie, che si verificherà invece a temperature più basse, che comunque non dovranno essere inferiori a 5-10 °C. Nel periodo invernale l’unica attenzione dovrà essere quella di mantenere umido il terreno. A maggio (e non prima) potranno essere portati di nuovo all’esterno. Il cambio di ambiente può provocare ingiallimento e caduta di parte delle foglie; ma in poche settimane la vegetazione si rinnoverà. Le corolle appassite cadono da sole (se ne potrà facilitare il distacco con un colpetto delle dita).
Moltiplicazione e potatura
Moltiplicazione: le specie annuali si riproducono seminandole, in aprile, direttamente a dimora e diradandole successivamente alla distanza voluta. Le specie perenni si moltiplicano, in luglio, mettendo a radicare, in un miscuglio di torba e sabbia, talee ottenute, prelevando germogli laterali della lunghezza di 8-10 cm. La temperatura ideale è compresa tra 18 e 21°C. e si preferisce evitare di coprire le talee, al fine di evitare marciumi che ne causerebbero sicuramente la morte. A radicazione avvenuta, le piantine andranno trasferite in vasi progressivamente più grandi.
Potatura: fino a quando la pianta non ha raggiunto il terzo-quarto anno di età è meglio evitare le potature. Successivamente gli esemplari coltivati in vaso si potano annualmente in marzo. Per la specie H. rosa-sinensis, che fiorisce sui rami dell’anno, le potature formative dovranno essere effettuate prima che compaiano le nuove ramificazioni, al fine di non ridurne la capacità fiorifera. Si potranno invece effettuare frequenti cimature per incrementare lo sviluppo di ramificazioni collaterali.
Malattie, parassiti e avversità
- Afidi: possono attaccare in modo particolare i rami giovani, i boccioli e i fiori. Stimolano la pianta a produrre sostanze zuccherine che la rendono facilmente soggetta all’attacco di fumaggini. Si combattono con insetticidi specifici.
- Cocciniglie cotonose: può attaccare le piante, specie in presenza di clima caldo e secco. Bisogna asportarle, trattare la pianta con un prodotto anticoccidico ed elevare il tasso di umidità ambientale (le spruzzature e i lavaggi fogliari permettono di eliminare le cocciniglie allo stato larvale). In alternativa al prodotto chimico, si possono strofinare le parti colpite con un batuffolo di cotone bagnato con acqua e alcool.
- Cocciniglie brune: si manifestano con la formazione di escrescenze (determinate dal piccolo “guscio”) marroni e conferendo alla pianta un aspetto nerastro e appiccicoso (a causa della produzione da parte della pianta di sostanze zuccherine che la rendono soggetta all’attacco di funghi e fumaggini). Si combattono asportandole e trattando la pianta con un prodotto anticoccidico o strofinando le parti colpite con un batuffolo imbevuto di acqua e alcool.
- Oidio o mal bianco: è provocata da funghi della famiglia delle Eirisifacee. È causa della comparsa di macchie bianche polverulente su foglie e steli, caratterizzati da un tipico odore di muffa. Trattare la pianta con un anticrittogamico.

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Anthurium

Дневник

Воскресенье, 15 Июля 2012 г. 20:26 + в цитатник
Nome comune: Anturio.
Genere: Anthurium.

Famiglia: Araceae.

Anthurium (450x346, 59Kb)

Etimologia: il nome deriva dal greco anthos, fiore, e ourà, coda, a causa dell’infiorescenza, il caratteristico spadice, che sorge al di sopra della spata, senza esserne avvolto, come se fosse una piccola coda.
Provenienza: foreste tropicali e ombrofile dell’America Centrale e del Sud.
Descrizione genere: comprende circa 550 specie di piante sempreverdi, epifite o terrestri, da serra e appartamento, prevalentemente erbacee e coltivate sia la bellezza della spata variamente colorata che per la particolarità delle foglie, che possono essere lobate, intere o profondamente settate, di forma palmata o lanceolata, con lamina coriacea o vellutata e, addirittura, corrugata tra le venature depresse. Presentano radici carnose, che soffrono molto dei ristagni di umidità.

Esigenze ambientali, substrato, concimazioni ed accorgimenti particolari
Temperatura: la temperatura ottimale è di 16°C, mentre la minima invernale non deve essere inferiore a 13°C; ad eccezione della specie A. scherzerianum per il quale i valori diventano rispettivamente 13 e 10°C (tenendo presente che, sempre per questa specie, se, nel periodo di semi-riposo, la temperatura supera i 16°C verrà compromessa la fioritura). Gli anturi temono molto gli sbalzi termici improvvisi. Alcune specie, se tenute alla temperatura costante di 24-27 °C, possono fiorire tutto l’anno.

Luce: tollerano luce abbastanza moderata e non tollerano il sole diretto.

Annaffiature e umidità ambientale: abbondanti in estate, regolari in inverno, facendo attenzione ad evitare che l’acqua ristagni in fondo al vaso. Il terreno non dovrebbe mai asciugare del tutto. L’umidità dovrebbe essere incrementata con ogni mezzo. Le piante a foglia liscia possono essere nebulizzate e lavate frequentemente, a differenza di quelle a foglia vellutata che rischiano di macchiarsi con il calcare e di sviluppare malattie fungine se la goccia d’acqua dovesse ristagnare a lungo sull’epidermide. In tutti i casi potrà essere utile porre i vasi su terrine riempite di ghiaino e acqua (avendo cura che questa non raggiunga la base del vaso) che, evaporando, mantiene elevata l’umidità atmosferica.

Substrato: molto poroso, composto da torba e terra di foglie (in parti uguali) con aggiunta di sfagno tritato, sabbia o perlite.

Concimazioni ed accorgimenti particolari: da maggio a ottobre si distribuisce fertilizzante liquido ogni due settimane. Le piante devono essere rinvasate ogni due-tre anni, facendo attenzione a non coprire di terra gli steli. Poiché sul fusto si formano frequentemente radici aeree, è consigliabile avvolgere la base di questo con dello sfagno da tenere umido (evitando di pressarlo troppo per evitare marciumi radicali), per permettere alle radici aeree di assorbirne l’umidità. Per evitare ristagni di acqua sul fondo del vaso, questo dovrebbe essere riempito per un terzo di materiale di drenaggio.
Moltiplicazione
Si possono moltiplicare per divisione dei cespi, talea o seme. La divisione dei cespi viene effettuato in marzo-aprile, avendo cura che ogni parte presenti almeno un germoglio e utilizzando una miscela di terreno uguale a quella usata per la pianta madre. La riproduzione per talea viene effettuata in giugno utilizzando porzioni di foglie, radici o fusto. Le talee dovranno essere messe su un substrato molto poroso (formato da torba, sfagno triturato e sabbia o perlite) tenuto umido, ma senza acqua stagnante. La temperatura ideale dovrebbe aggirarsi intorno ai 21-24°C. La riproduzione per seme non è semplice: mancando gli insetti impollinatori specifici, bisogna procedere all’impollinazione manuale. La semina dovrebbe avvenire subito dopo la raccolta dei semi che perdono facilmente germinabilità. Se si riesce comunque a procurarsi dei semi, questi devono essere posti su una miscela di torba e sfagno triturato a una temperatura di circa 24-27°C. La germinazione di solito è rapida, mentre la prima fioritura avviene dopo circa tre anni.
Malattie, parassiti e avversità
Gli anturi possono essere danneggiati da:
- Afidi: attaccano foglie e fiori. Succhiano la linfa e lasciano la pianta appiccicosa. Si eliminano lavando la pianta e trattandola con prodotti specifici.
- Malattie fungine: si manifestano sulle foglie con macchie brune o giallastre e attaccano più facilmente le specie con foglie vellutate sulle quali ristagnino a lungo gocce d’acqua. Le foglie colpite devono essere asportate e la pianta va trattata con prodotti anticrittogamici.
- Cocciniglia cotonosa: può attaccare gli anturi, specie in presenza di clima caldo e secco. Occorre eliminarle, trattare la pianta con un prodotto anticoccidico ed elevare il tasso di umidità ambientale (le spruzzature e i lavaggi fogliari permettono di eliminare le cocciniglie allo stato larvale).
- Marciumi radicali: fare molta attenzione al drenaggio dei vasi, per evitare ristagni d’acqua sul fondo del vaso (riempire lo stesso con un terzo di materiale di drenaggio).
- Ingiallimento delle foglie: può essere causata da eccessive annaffiature.
- Fiori che non compaiono o non si aprono del tutto: la pianta non è stata concimata bene.www.agraria.org)

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Begonia corallina;Begonia Tamaya

Дневник

Воскресенье, 15 Июля 2012 г. 21:08 + в цитатник
Nome comune: Begonia.

Genere: Begonia.
Famiglia: Begoniaceae.
Etimologia: il nome fu dato al genere da Linneo in onore di Michel Begon, governatore di Santo Domingo e grande sostenitore degli studi botanici.
Provenienza: fascia tropicale e sub-tropicale di America, Africa e Asia.
Descrizione genere: comprende circa un migliaio di specie di piante erbacee, perenni, sempreverdi o decidue. Altrettante sono le varietà e, addirittura, incalcolabili sono le cultivar. Hanno caratteristiche molto varie da specie a specie e vengono coltivate per il fogliame e/o per i fiori, nonché per la facilità di riproduzione e moltiplicazione. Le loro dimensioni vanno dai 10cm ai 3 m d’altezza. Possono avere portamento eretto, ricadente o rampicante. Il fusto di solito è carnoso con nodi rigonfi a livello dei quali partono le foglie asimmetriche, carnose, di forma e colore variabili. L’unica caratteristica comune a tutte le specie del genere è quella di essere piante monoiche: i fiori maschili e femminili si trovano sulla stessa pianta. I primi di solito sono caduchi, più appariscenti e formati da quattro petali ovali, due dei quali più corti; i secondi sono formati da quattro petali uguali, sono persistenti e presentano un ovario che dà origine a un frutto-capsula alato, a sezione triangolare, con molti semi finissimi.
Begonia corallina: presenta foglie verdi screziate di bianco, con la pagina inferiore rosso vivo. Può raggiungere 2 m d’altezza. Fiorisce da maggio a dicembre.

Esigenze ambientali, substrato, concimazioni ed accorgimenti particolari
Temperatura: la temperatura minima invernale sopportata varia molto da specie a specie, ma non deve comunque essere al di sotto di 13°C. Le begonie sopportano male le correnti d’aria.

Luce: tutte le begonie sono piante da sottobosco e non tollerano la luce diretta del sole. Le specie originarie delle foreste ombrofile necessiteranno di minore luce rispetto alle specie originarie delle foreste tropicali, che sono abituate a una maggiore luminosità invernale, allorché la maggior parte degli alberi si spogliano.

Annaffiature e umidità ambientale: generalmente richiedono annaffiature frequenti in estate, ridotte in inverno, in modo particolare per le specie da tubero, per le quali andranno sospese del tutto, per permettere il periodo di riposo vegetativo. Tutte le specie richiedono un’elevata umidità ambientale, che non dovrà però risultare stagnante e senza aerazione, per evitare l’attacco da parte di malattie fungine, prime fra tutte l’oidio o mal bianco.

Substrato: sarà ottimale un terreno ricco di humus e poroso, composto da terra di foglie e torba, che non dovrà mai essere soggetto a ristagni d’acqua, fatali per i marciumi radicali che possono provocare.

Concimazioni ed accorgimenti particolari: utile l’utilizzo di fertilizzante liquido ogni quindici giorni durante il periodo vegetativo.
Moltiplicazione
Si riproducono per seme (anche se la tecnica è complicata dalla eccessiva finezza dei semi), per talea (quelle a radice fibrosa), per mezzo di rizoma o talea di foglia (per tutte le specie rizomatose), per divisione del tubero (per tutte le tuberose).
Malattie, parassiti e avversità
Le begonie possono essere danneggiate da:
- Muffa grigia: è un fungo (Botrytis cinerea) che provoca la comparsa di macchie scure e, successivamente, di ammassi polverulenti grigi su foglie e fiori. È facilitata nella sua diffusione da piantagioni molto fitte. Bisogna eliminare le parti colpite e l’eventuale terriccio “ammuffito”, nonché trattare la pianta con un prodotto anticrittogamico.
- Oidio o mal bianco: è provocata da funghi della famiglia delle Eirisifacee. È causa della comparsa di macchie bianche polverulente su foglie e steli, caratterizzati da un tipico odore di muffa. Lasciare asciugare la pianta, aumentare la ventilazione (evitando correnti d’aria) e utilizzare un anticrittogamico.
- Marciumi. Ci sono vari tipi di marciumi che possono attaccare le begonie:
- Marciume nero delle radici: è causato da un fungo (Tielaviopsis basicola) che provoca la comparsa sulle radici di macchie nere che poi marciscono. La pianta va incontro a deperimento, avvizzimento e, successivamente, morte. I terreni nei quali si è manifestato tale fungo andrebbero sterilizzati, dato che questo può sopravvivere sui residui vegetali.
- Marciume delle piantine dei semenzai: causato da Pythium debaryanum, colpisce le piantine nate da poco all’altezza del colletto, che diventa biancastro e raggrinzito. Le piantine avvizziscono e muoiono. Bisogna evitare ambienti caldo-umidi senza aerazione e semenzai troppo fitti.
- Batteriosi delle begonie: si manifestano con la comparsa di macchie traslucide sulle foglie. Queste si estendono fino a far marcire completamente la foglia.
- Virosi: determinano la comparsa di macchie gialle o decolorate sulle foglie che arrivano anche a deformarsi. Possono essere trasmesse da una pianta all’altra per mezzo di parassiti (afidi e nematodi) o utilizzando talee di piante infette.
- Acari: possono attaccare i boccioli e le foglie delle piante giovani. Si combattono con prodotti specifici.
- Nematodi: vivono nel terreno formando tumefazioni sulle radici delle piante, che vanno incontro a una crescita stentata e deforme. Alcuni tipi di nematodi attaccano i tuberi (che presentano macchie scure all’interno) e i fusti e le foglie (sui quali si manifestano ingiallimenti e deformazioni). I tuberi fortemente infestati devono essere eliminati, mentre quelli infestati solo in superficie possono essere trattati immergendoli per alcune ore in acqua a 45°C.
- Punteruoli: sono piccoli coleotteri che rodono tuberi e radici. Un attacco grave può portare la pianta alla morte. Si combattono con prodotti specifici da acquistare in negozi specializzati.
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Portulaca

Дневник

Воскресенье, 15 Июля 2012 г. 22:14 + в цитатник
Portulaca o Porcellana - Portulaca spp. 

Nome comune: Portulaca o Porcellana.

Genere: Portulaca.
Famiglia: Portulacaceae.
Provenienza: America Meridionale (Brasile, Argentina, Uruguay).

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Descrizione genere: comprende circa 200 specie di piante erbacee, quasi tutte succulente, con fusti e foglie carnose, di colore verde più o meno scuro. Possono essere annuali o perenni e a portamento eretto o prostrato. Presentano foglie piatte o cilindriche, che, spesso, hanno alla base un ciuffo di peluria. I fiori, che presentano cinque petali, che possono assumere colorazione variabile dal giallo al rosa al porpora al rosso, sono seguiti da frutti a capsula, contenenti numerosi piccoli semi. Hanno proprietà curative (diuretiche, vermifughe, purgative, ascorbiche) e possono essere utilizzate per preparare buone insalate.

Specie e varietà
Portulaca grandiflora: proveniente da Brasile, Argentina e Uruguay, questa specie succulenta, con fusti rossastri, semiprostrati e foglie, di colore verde brillante, a sezione cilindrica (lunghe fino a 2,5 cm.), può crescere fino a 15-20 cm. di altezza e 15 cm. circa di larghezza. Da giugno a settembre produce fiori, semplici o doppi, a forma di coppa, con petali, lucidi come il raso, di colore variabile dal giallo al rosso al porpora, che si aprono solo in pieno sole, per richiudersi al tramonto o all’ombra. In ottobre, la fioritura è seguita dalla comparsa di capsule coniche, contenenti molti piccoli semi. In commercio si trovano numerose varietà a fiori semplici, doppi, extradoppi, solitari o riuniti in gruppi di due o tre, con petali di colore variabile dal bianco al giallo, dal rosa al rosso, dall’arancio al cremisi, dal rosso scarlatto al rosso porpora. Sono degne di nota: ”Aurea”, dai fiori giallo oro; “Regelii”, dai bei fiori color porpora; ”Rosea”, che presenta fiori rosa; ”Splendens”, dai fiori di colore rosa-arancione, con sfumature gialle al centro; ”Thelusonii”, dai fiori scarlatti; ”Single Mixed”, dai fiori variamente colorati; ”Sundial Peppermint”, alta fino a 20 cm. con fiori precoci dai petali viola chiaro, screziati di viola scuro, che rimangono aperti più a lungo di quelli delle altre varietà; ”Sundance”, che raggiunge i 15 cm. di altezza e produce fiori semidoppi o doppi in vari colori; ”Sundial Mixed”, che fiorisce circa due settimane prima delle altre varietà e produce fiori di colore bianco, giallo crema, arancio, giallo oro, pesca, fucsia, rosso scarlatto; ”Warm Gold”, che produce fiori di colore arancio vivo, con il centro rosso e, oltre ad essere particolarmente adatta alla coltivazione in vaso, presenta la caratteristica di mantenere le corolle aperte anche con il cielo coperto.
Portulaca oleracea: oltre ai fusti prostrati e di colore rosso, questa specie presenta foglie commestibili oblunghe, senza picciolo né peluria.
Portulaca sativa: detta anche P. dorata, presenta foglie larghe e costituisce la specie commestibile più apprezzata.
Esigenze ambientali, substrato, concimazioni ed accorgimenti particolari

Temperatura: la Portulaca richiede un clima caldo e soleggiato.

Luce: necessita di un’esposizione soleggiata. La maggior parte delle varietà schiude i fiori solo in pieno sole.
Annaffiature e umidità ambientale: annaffiare abbondantemente in estate.

Substrato: terreno ricco e ben drenato.

Concimazioni ed accorgimenti particolari: concimare la pianta nel periodo della fioritura.
Moltiplicazione
Si possono seminare, a marzo, in terrine riempite con apposita composta per semi, tenute alla temperatura di circa 15 °C, sotto copertura di vetro. Le piantine devono essere fatte irrobustire in letto freddo fino a maggio, quando saranno pronte per essere trapiantate a dimora. La semina può essere effettuata anche direttamente a dimora, in aprile-maggio, procedendo in seguito al diradamento delle piantine.

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Зебрина

Дневник

Вторник, 02 Июня 2015 г. 18:13 + в цитатник

Зебрина (Zebrina). Семейство - Коммелиновые (Commelinaceae)

Многолетнее травянистое растение семейства Коммелиновые (Commelinaceae), которое в одних источниках описывают как представителя рода Зебрина, в других – как подвид рода Традесканция. В естественных условиях распространена на юге США, в Мексике, Центральной Америке и на Антильских островах.

 

Зебрина

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Герань.Пеларгония

Дневник

Вторник, 02 Июня 2015 г. 18:19 + в цитатник

Пеларгония. Герань.

"За большими-пребольшими горами 
отцвели и мои алые герани."
(Евгений ЕВТУШЕНКО)

"Снег идет, снег идет
К белым звездочкам в буране
Тянутся цветы герани
За оконный переплет."
(Борис Пастернак)

"Старинный пыльный пригород Казани,
Дом в три окошка, где отец мой рос,
А в окнах - шапки огненной герани
(В слободке не выращивали роз)".
(Вероника Тушнова)

Герань - любимый цветок бабушек, знакомый всем с детства. Герань (Пеларгонию) выращивали как комнатное растение с давних времен. В Европе она появилась в конце 17 века. Неприхотливый цветок, легко переживавший зиму на холодном окне, был в каждом доме и с первыми весенними лучами солнца радовал хозяев пышными шапками ярких цветов.

 

Пеларгония

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Петуния.Сурфиния

Дневник

Вторник, 02 Июня 2015 г. 18:26 + в цитатник

Королева балконов петуния

Петуния (Petunia) одно из самых распространенных и любимых растений для озеленения балконов и террас. Петуния относится к семейству Паслёновые, это многолетнее травянистое растение происходит из Америки. Петуния зацветает в год посева, поэтому обычно ее у нас выращивают как однолетник. 

 

Петуния

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Антуриум

Дневник

Вторник, 02 Июня 2015 г. 18:34 + в цитатник

 

 

Антуриум. Особенности ухода и разведения в комнатных условиях

Род антуриум (Anthurium) – самый многочисленный род семейства Ароидных (Araceae). Латинское название рода произошло от древнегреческих слов «цветок» и «хвост».

Род включает по разным данным от 500 до 900 видов разнообразных растений – травянистых вечнозелёныех растений, лиан, а в основном эпифитов, растущих на деревьях тропического леса, с воздушными корнями, спускающимися до лесной подстилки. Есть среди антуриумов и литофиты, приспособленные к жизни в скальных и каменистых породах. Родина антуриума, или цветка фламинго, как его еще называют, - Центральная и Южная Америка.

 

 

Антуриум

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Hoya

Дневник

Вторник, 02 Июня 2015 г. 19:57 + в цитатник

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Hoya, la pianta dai fiori di cera

 

 

 

La chiamano “fiore di cera” o “fiore di porcellana” e non è difficile capire perché: i fiori della Hoya carnosa sembrano finti, tanto sono perfetti...  

Sono piccole stelle bianche con il centro rosso, carnose e compatte, veramente simili a piccole stelle di cera. Inoltre sono profumatissimi, soprattutto verso sera. Compaiono in estate, riuniti in infiorescenze che arrivano a 10 cm di diametro, veramente spettacolari! Anche le foglie sembrano scolpite nella cera: possiedono infatti un rivestimento ceroso che, nelle zone d’origine (Indonesia e Australia), le protegge dai potenti raggi del sole e dal deterioramento dovuto alle frequenti piogge torrenziali. Al momento dell’acquisto, scegliete piante che abbiano già almeno un’infiorescenza ben aperta e il fogliame turgido di colore verde scuro. La varietà ‘Variegata’ presenta i margini fogliari di colore bianco; la ‘Marmorata’ ha le foglie con la parte centrale screziata di bianco. 

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Aglaonema

Дневник

Пятница, 11 Сентября 2015 г. 14:25 + в цитатник

Come coltivare una aglaonema in appartamento

 

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Prima di addentrarci nell'argomento specifico, cerchiamo brevemente di illustrare alcune caratteristiche di questa pianta, ovvero dell'Aglaonema. Essa è una tipologia di pianta da appartamento, molto diffusa nelle nostre casa, che appartiene alla famiglia delle Araceae, di cui fanno parte anche altre specie a foglia larga come per esempio l'Anthurium. L'Aglaonema proviene dal sud-est asiatico ed è caratterizzata da una crescita molto lenta. Detto ciò, vediamo come coltivare una Aglaonema in appartamento e di quali accorgimenti essa necessita.

 

DOVE POSIZIONARE LA PIANTA: Quasi sicuramente, questa tipologia di pianta la possiamo ritrovare in moltissime case, poiché grazie alla sua facilità di coltivazione e al suo aspetto molto decorativo, si presta bene ai vari ambienti. Infatti, l'Aglaonema sopporta benissimo quelle condizioni che per altre piante da appartamento sarebbero estremamente dannose. Sarà possibile posizionarla anche all'ombra ed essa non avrà nessun danno. Tuttavia la migliore esposizione resta quella in ambienti luminosi, ma lontano dai raggi diretti del sole che le brucerebbero le foglie. È anche molto importante ricreare una temperatura stabile, senza sbalzi termici e che non scenda mai al di sotto dei 12-15°, perché come altre piante da appartamento, teme il freddo.

 

COME CURARE LA PIANTA: Una volta trovata la posizione ideale per la pianta è bene procedere ad annaffiature regolari durante tutta l'estate, aspettando che il terreno sia lievemente asciutto tra una annaffiatura e l'altra. Invece, durante l'autunno è opportuno ridurre progressivamente le annaffiature e ancor più in inverno; in taluni casi è possibile vaporizzarla con acqua demineralizzata ogni 3-4 giorni, per esempio usando uno spruzzino. L'Aglaonema non teme tanto la siccità quanto i ristagni di acqua che le faranno marcire le radici. Tuttavia, è bene mettere sotto la pianta un sotto vaso con all'interno della ghiaia e con appena un filo d'acqua che manterrà l'ambiente umido, ma non stagnante.

 

COME TRATTARE LA PIANTA: Come tutte le piante, da appartamento e non, è bene provvedere anche all'uso del concime, per permettere alla stessa di rifiorire vigorosa. Nel caso dell'Aglaonema è necessario concimarla ogni 2 settimane nei periodi di primavera-estate, con un concime liquido che contenga "macroelementi" (azoto, ferro, rame, zinco, boro....) da aggiungere all'acqua usata per annaffiarla. Per rinvasarla è possibile utilizzare un terriccio universale per piante verdi ed aggiungere della corteccia sminuzzata o poca sabbia di fiume. È importante utilizzare sempre un vaso leggermente più grande del precedente, in quanto, tale pianta può crescere molto in altezza, fino a raggiungere 1 metro e mezzo. Volendo, si possono anche ottenere delle nuove piantine dalla pianta madre, aspettando la primavera e dividendo i cespi con radici e poi mettendoli in un altro vaso.

 

http://faidatemania.pianetadonna.it/come-coltivare-una-aglaonema-in-appartamento-15053.html


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Капля йода для раскошной герани

Четверг, 27 Октября 2016 г. 15:03 + в цитатник
Это цитата сообщения MISTER_MIGELL [Прочитать целиком + В свой цитатник или сообщество!]

Капля йода для раскошной герани

капля йода для герани/3085196_original (700x562, 261Kb)

Вырастить герань можно и из семян, но я предпочитаю черенкование, которое проводится с середины февраля до начала марта. В это время уже требуется производить обрезку герани.

Ведь герань светолюбива, а зимой света мало, и растение вытягивается, становится не очень красивым. У герани нужно обрезать оголенные побеги на ту высоту, которая Вам нужна, от них пойдут новые веточки.

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