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Создан: 07.01.2012
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Begonia corallina;Begonia Tamaya

Воскресенье, 15 Июля 2012 г. 21:08 + в цитатник
Nome comune: Begonia.

Genere: Begonia.
Famiglia: Begoniaceae.
Etimologia: il nome fu dato al genere da Linneo in onore di Michel Begon, governatore di Santo Domingo e grande sostenitore degli studi botanici.
Provenienza: fascia tropicale e sub-tropicale di America, Africa e Asia.
Descrizione genere: comprende circa un migliaio di specie di piante erbacee, perenni, sempreverdi o decidue. Altrettante sono le varietà e, addirittura, incalcolabili sono le cultivar. Hanno caratteristiche molto varie da specie a specie e vengono coltivate per il fogliame e/o per i fiori, nonché per la facilità di riproduzione e moltiplicazione. Le loro dimensioni vanno dai 10cm ai 3 m d’altezza. Possono avere portamento eretto, ricadente o rampicante. Il fusto di solito è carnoso con nodi rigonfi a livello dei quali partono le foglie asimmetriche, carnose, di forma e colore variabili. L’unica caratteristica comune a tutte le specie del genere è quella di essere piante monoiche: i fiori maschili e femminili si trovano sulla stessa pianta. I primi di solito sono caduchi, più appariscenti e formati da quattro petali ovali, due dei quali più corti; i secondi sono formati da quattro petali uguali, sono persistenti e presentano un ovario che dà origine a un frutto-capsula alato, a sezione triangolare, con molti semi finissimi.
Begonia corallina: presenta foglie verdi screziate di bianco, con la pagina inferiore rosso vivo. Può raggiungere 2 m d’altezza. Fiorisce da maggio a dicembre.

Esigenze ambientali, substrato, concimazioni ed accorgimenti particolari
Temperatura: la temperatura minima invernale sopportata varia molto da specie a specie, ma non deve comunque essere al di sotto di 13°C. Le begonie sopportano male le correnti d’aria.

Luce: tutte le begonie sono piante da sottobosco e non tollerano la luce diretta del sole. Le specie originarie delle foreste ombrofile necessiteranno di minore luce rispetto alle specie originarie delle foreste tropicali, che sono abituate a una maggiore luminosità invernale, allorché la maggior parte degli alberi si spogliano.

Annaffiature e umidità ambientale: generalmente richiedono annaffiature frequenti in estate, ridotte in inverno, in modo particolare per le specie da tubero, per le quali andranno sospese del tutto, per permettere il periodo di riposo vegetativo. Tutte le specie richiedono un’elevata umidità ambientale, che non dovrà però risultare stagnante e senza aerazione, per evitare l’attacco da parte di malattie fungine, prime fra tutte l’oidio o mal bianco.

Substrato: sarà ottimale un terreno ricco di humus e poroso, composto da terra di foglie e torba, che non dovrà mai essere soggetto a ristagni d’acqua, fatali per i marciumi radicali che possono provocare.

Concimazioni ed accorgimenti particolari: utile l’utilizzo di fertilizzante liquido ogni quindici giorni durante il periodo vegetativo.
Moltiplicazione
Si riproducono per seme (anche se la tecnica è complicata dalla eccessiva finezza dei semi), per talea (quelle a radice fibrosa), per mezzo di rizoma o talea di foglia (per tutte le specie rizomatose), per divisione del tubero (per tutte le tuberose).
Malattie, parassiti e avversità
Le begonie possono essere danneggiate da:
- Muffa grigia: è un fungo (Botrytis cinerea) che provoca la comparsa di macchie scure e, successivamente, di ammassi polverulenti grigi su foglie e fiori. È facilitata nella sua diffusione da piantagioni molto fitte. Bisogna eliminare le parti colpite e l’eventuale terriccio “ammuffito”, nonché trattare la pianta con un prodotto anticrittogamico.
- Oidio o mal bianco: è provocata da funghi della famiglia delle Eirisifacee. È causa della comparsa di macchie bianche polverulente su foglie e steli, caratterizzati da un tipico odore di muffa. Lasciare asciugare la pianta, aumentare la ventilazione (evitando correnti d’aria) e utilizzare un anticrittogamico.
- Marciumi. Ci sono vari tipi di marciumi che possono attaccare le begonie:
- Marciume nero delle radici: è causato da un fungo (Tielaviopsis basicola) che provoca la comparsa sulle radici di macchie nere che poi marciscono. La pianta va incontro a deperimento, avvizzimento e, successivamente, morte. I terreni nei quali si è manifestato tale fungo andrebbero sterilizzati, dato che questo può sopravvivere sui residui vegetali.
- Marciume delle piantine dei semenzai: causato da Pythium debaryanum, colpisce le piantine nate da poco all’altezza del colletto, che diventa biancastro e raggrinzito. Le piantine avvizziscono e muoiono. Bisogna evitare ambienti caldo-umidi senza aerazione e semenzai troppo fitti.
- Batteriosi delle begonie: si manifestano con la comparsa di macchie traslucide sulle foglie. Queste si estendono fino a far marcire completamente la foglia.
- Virosi: determinano la comparsa di macchie gialle o decolorate sulle foglie che arrivano anche a deformarsi. Possono essere trasmesse da una pianta all’altra per mezzo di parassiti (afidi e nematodi) o utilizzando talee di piante infette.
- Acari: possono attaccare i boccioli e le foglie delle piante giovani. Si combattono con prodotti specifici.
- Nematodi: vivono nel terreno formando tumefazioni sulle radici delle piante, che vanno incontro a una crescita stentata e deforme. Alcuni tipi di nematodi attaccano i tuberi (che presentano macchie scure all’interno) e i fusti e le foglie (sui quali si manifestano ingiallimenti e deformazioni). I tuberi fortemente infestati devono essere eliminati, mentre quelli infestati solo in superficie possono essere trattati immergendoli per alcune ore in acqua a 45°C.
- Punteruoli: sono piccoli coleotteri che rodono tuberi e radici. Un attacco grave può portare la pianta alla morte. Si combattono con prodotti specifici da acquistare in negozi specializzati.
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Серия сообщений "Мой балкон":
Часть 1 - Dipladenia
Часть 2 - Hibiscus
Часть 3 - Anthurium
Часть 4 - Begonia corallina;Begonia Tamaya
Часть 5 - Portulaca
Часть 6 - Выращиваем имбирь дома на подоконнике и на дачной грядке
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Часть 11 - Hoya
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